Probiotici e benessere psicofisico: come prendersi cura dell’intestino
I probiotici sono preziosi alleati della nostra salute perché mantengono in equilibrio l’intestino ed è proprio dall’intestino che dipende il benessere psicofisico di tutto l’organismo.
Probiotici: cosa sono e perché servono
I probiotici sono i batteri buoni che vivono nel nostro intestino e vengono ufficialmente definiti come “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. La loro utilità è innanzitutto quella di mantenere in equilibrio il microbiota, meglio conosciuto come flora batterica intestinale. Al momento della nascita, l’intestino è sterile, privo cioè di batteri, ed inizia a popolarsi al momento del parto.
La tipologia di batteri che progressivamente forma il microbiota dipende da numerosi fattori, come il tipo di parto con cui nasciamo, il modo in cui veniamo allattati, la quantità di antibiotici che assumiamo, il modo in cui ci nutriamo. Nel corso degli anni, lo stile di vita riveste un ruolo chiave nel determinare la composizione del microbiota. Sono quindi le nostre scelte quotidiane che influenzano la crescita dei batteri buoni o di quelli cattivi.
I probiotici sono utili a ripristinare l’equilibrio del microbiota, quando i batteri cattivi prendono il sopravvento su quelli buoni, creando una condizione di disequilibrio, detta disbiosi.
Come l’intestino influenza il benessere psicofisico
L’intestino è stato ritenuto per molto tempo un organo esclusivamente deputato all’assorbimento dei nutrienti e all’eliminazione delle sostanze di scarto. Negli ultimi decenni, numerosi studi hanno dimostrato però che questa visione è decisamente riduttiva, in quanto l’intestino è coinvolto in un numero decisamente più ampio di funzioni.
- Svolge un importante ruolo di barriera, che impedisce il riassorbimento di tossine e batteri, impedendo la comparsa di infezioni.
- Interviene nella produzione di vitamine, enzimi e ormoni.
- Regola la peristalsi intestinale, contrastando diarrea e stitichezza.
- Influenza il sistema immunitario, rafforzando le difese immunitarie e prevenendo l’insorgere di malattie autoimmuni.
Appare chiaro il motivo per cui quando l’intestino è in salute, il benessere di tutto l’organismo ne trae giovamento. Benessere che non è solo fisico, ma anche mentale. Questo perché intestino e cervello, anche se diversi e distanti, sono collegati tra loro dall’asse “intestino-cervello”. Esiste infatti un profondo legame tra i due organi, grazie al quale riescono a scambiarsi messaggi in modo bidirezionale, influenzandosi reciprocamente.
Non è solo il cervello che comunica con l’intestino, ma è anche l’intestino stesso che riesce a mandare messaggi al cervello. Questa nuova funzionalità dell’intestino, gli è valsa la definizione di “secondo cervello”.
Sapevate che il 95% di serotonina, che è l’ormone del buonumore, viene prodotto proprio nell’intestino? In questo modo un intestino in salute riesce ad influenzare anche il nostro benessere mentale, rendendoci più felici. Al contrario, uno stato di disbiosi può favorire o peggiorare anche disturbi psicologici, come l’ansia, la depressione e l’aggressività.
Come prendersi cura dell’intestino
Dopo avere visto quanto sia importante prendersi cura dell’intestino per raggiungere il benessere psicofisico, vediamo adesso cosa fare e non fare nella quotidianità per averlo sempre in salute e in equilibrio. Lo stile di vita ha un ruolo di primo piano anche per la salute dell’intestino, che si basa infatti sui 4 pilastri del benessere:
Probiotici e alimentazione per il benessere dell’intestino
L’alimentazione può essere una grande alleata del benessere dell’intestino, ma anche una delle principale cause di disbiosi. Diventa quindi sempre più importante approcciarsi al cibo con consapevolezza, cercando alimenti davvero nutrienti per il corpo e non solo sazianti. Ecco tre consigli fondamentali per mantenere l’intestino in salute.
- Limitare il più possibile gli alimenti nemici della flora batterica intestinale, in modo da non stimolare la crescita dei batteri cattivi. Fate quindi attenzione ai prodotti confezionati ricchi di zuccheri, grassi e additivi chimici, ai cereali raffinati, alle diete iperproteiche e a tutti quegli alimenti ricchi di calorie, ma poveri di nutrienti.
- Abituatevi ad inserire poco per volta nella vostra alimentazione quotidiana i “prebiotici”, che sono il principale nutrimento dei probiotici. I prebiotici si trovano soprattutto nei cibi ricchi di fibra, come cereali integrali, legumi, verdura, frutta fresca e frutta secca a guscio.
- Assumete in piccole dosi, ma con regolarità, i probiotici, presenti nei cibi fermentati, come lo yogurt, il kefir, i crauti, la pasta madre che si usa come lievito e anche nel miso e nel tempeh.
Se la vostra alimentazione è povera di prebiotici e probiotici, o nei periodi in cui è necessario rinforzare maggiormente il microbiota intestinale, come nei cambi di stagione o dopo una cura a base di antibiotici, vi viene in aiuto la linea Fermental Max di Esi.
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