La Stevia per dolcificare in modo naturale
Lo zucchero, o saccarosio, è una sostanza priva di valore nutrizionale, ma che determina un notevole apporto calorico (4 Kcal/g). Un suo consumo eccessivo può contribuire all'insorgenza di alcune patologie come l'obesità, la carie dentale e il diabete mellito. In caso di malattie, durante le diete ipocaloriche o semplicemente per evitare gli effetti negativi che il saccarosio ha sull'organismo, si può ricorrere alla Stevia come dolcificante naturale. La Stevia infatti ha un elevato potere dolcificante, ma è a basso indice glicemico.
Che cos’è la Stevia e perché usarla
La Stevia è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae ed è tradizionalmente impiegata dalle popolazioni del Sudamerica. Il Ministero della Salute italiano e l’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti) hanno approvato il suo impiego. Inoltre, hanno fissato la quantità massima giornaliera in 4 mg per ogni kg di peso corporeo.
I principi attivi che caratterizzano la Stevia e che le conferiscono il sapore dolce sono lo stevioside ed il rebaudioside. Proprio grazie a questi componenti, la Stevia ha un potere dolcificante circa 200-300 volte superiore al saccarosio. Per cui una piccola quantità dolcifica quanto un cucchiaino di zucchero, apportando zero calorie.
I dolcificanti di origine naturale che contengono solo pura Stevia sono quindi senza calorie e si dissolvono in pochi secondi nei cibi e nelle bevande, proprio come lo zucchero. Oltre al potere edulcorante, la Stevia è ricca di altri elementi come ferro, manganese e cobalto. Inoltre è priva di caffeina e contiene naturalmente proteine, vitamine e minerali.
La pianta della Stevia viene impiegata anche in medicina per la cura della pelle, viste le sue note proprietà contro acne, rughe e inestetismi cutanei, nel trattamento dell’ipertensione e nelle diete di chi soffre di diabete o glicemia alta.
Curiosità
Mettendo in bocca una piccola foglia fresca di Stevia allo stato puro, si avverte una fortissima e piacevole sensazione di dolce, che si trasforma alla fine in un fresco retrogusto di liquirizia.