Sappiamo davvero tutto sulla calvizie?
La calvizie è un problema che riguarda moltissimi individui, sia uomini che donne, e si presenta con diversi livelli di gravità e differenti cause alla base. Ci sono fattori genetici, fattori alimentari, di stress o ambientali. Abbiamo spesso parlato delle cause che generano la caduta di capelli, ma quali sono più precisamente i processi che la determinano? Conosciamo la connessione tra alimentazione, stress e la condizione di salute del cuoio capelluto?
Il ciclo vitale dei capelli
I capelli vivono diverse fasi di crescita, similmente a quanto avviene con gli altri peli del corpo, e sono riassumibili in 3 distinte fasi. Anagen, Catagen e Telogen.
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La fase Anagen è la fase di nascita e crescita del capello e può durare fino a 7 anni. Durante questa fase i capelli crescono circa un centimetro al mese.
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La fase Catagen dura alcune settimane ed è il momento in cui il capello muore, staccandosi dalla papilla pilifera, senza però staccarsi del tutto dal follicolo.
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La fase Telogen è l’ultima fase. Il capello è ormai morto e attende una qualsiasi sollecitazione per staccarsi definitivamente dal cuoio capelluto. Circa il 10% dei nostri capelli sono in questa fase.
Proprio quest’ultima fase è essenziale per la rigenerazione dei nostri capelli: quando il capello si stacca definitivamente dal follicolo, si innesca il processo di rigenerazione. La pupilla pelifera ricomincia la produzione di un nuovo capello, ritornando alla fase Anagen. In un individuo sano l’avvio di un nuovo ciclo fa parte del naturale processo di rigenerazione dei capelli, invece nei soggetti affetti da calvizie è proprio questo il momento critico. Il vecchio capello cade e il follicolo non avvia una nuova fase.
Come incidono i fattori sui capelli e la calvizie
Un individuo normale perde in media tra i 50 e i 100 capelli al giorno, mentre chi è affetto da calvizie può vedere aumentare questo numero fino a 10 volte. Fattori come stress, alimentazione sbagliata e squilibri ormonali agiscono direttamente sulla pupilla pelifera, accorciando la fase Anagen e portando direttamente alla morte del capello. La pupilla pelifera in questo modo subisce un’azione stressante che rischia di disattivare definitivamente la sua azione rigenerativa.
L’alopecia androgenetica
Questo tipo di calvizie interessa più del 70% degli uomini e quasi il 40% delle donne. Anche in questo caso il diradamento dei capelli è causato da un danneggiamento dei bulbi peliferi, ma la sua caratteristica principale è costituita dalle cause. Infatti a generarla non sono fattori alimentari o di stress, bensì un ormone: Il testosterone. Ormone presente negli uomini ma anche, in quanità minori, nelle donne, viene trasformato da particolari enzimi in un altro ormone, il DHT, che danneggia, spesso irrimediabilmente, il follicolo.
Gli integratori contro l’alopecia
Nonostante non esistano ancora delle cure specifiche per combattere l’alopecia androgenetica, esistono integratori che possono agire in maniera efficace sul cuoio capelluto e inibire l’azione del DHT, aiutando la pupilla pelifera a mantenere la sue caratteristiche rigenerative. Ricordati che è fondamentale avere una dieta alimentare non aggressiva per il cuoio capelluto, evitando quindi le fritture e i cibi troppo grassi.
Anche nella scelta dei prodotti per la cura dei capelli, come gli shampoo, optate per prodotti che rispettino il PH della cute e che fortifichino i capelli.