Le origini dell’Aloe Vera, pianta millenaria dalle sorprendenti virtù
Aloe Vera: fra rimedi naturali più utilizzati al mondo per un’ampia gamma di problematiche
Sono molte le varietà di aloe impiegate a scopo medicinale (circa il 25% delle specie esistenti), ma quasi solo l'aloe vera ha avuto modo di diffondersi rapidamente in tutto il mondo. A contraddistinguere tale specie sono i benefici associabili all'utilizzo della pianta nelle sue diverse parti (linfa, foglie etc.).
Fra i rimedi naturali più efficaci per depurare l'organismo dalla presenza di scorie e tossine, l'aloe vera rivela le sue doti anche nel campo della cosmesi. Dalla "polpa" delle sue foglie si ricavano gel e succhi, facilmente acquistabili in qualunque erboristeria, mentre farmacie e profumerie abbondano di prodotti di bellezza a base di questa taumaturgica lilacea.
Si ritiene che il termine "Aloe" − "amaro" − abbia origini ebraiche (dalla parola allal) o arabe (dal termine alloeh), e si riferisca al sapore del suo succo una volta estratto. Di questa tipologia di aloe fa cenno anche il Nuovo Testamento: in particolare, viene citata nella descrizione della preparazione del corpo di Cristo alla sepoltura.
Nei prossimi paragrafi approfondiremo le origini dell'aloe vera e della sua diffusione nel corso dei secoli.
Origini dell'Aloe Vera: dalla Mesopotamia ad Alessandro Magno
Ancora oggi le notizie sulle origini dell'aloe vera sono contrastanti. Sembrerebbe, ad ogni modo, che il primo documento testimoniante l'esistenza della pianta sia una tavola di argilla sumera recuperata nella città di Nippur, in Mesopotamia e datata 2.000 a.C. Su tale tavola è riportata una lista di piante medicinali, aloe inclusa.
Quel che è certo è l'utilizzo di questa varietà di aloe nell'Antico Egitto. A dircelo sono le immagini delle foglie, diffuse nei muri di diversi templi. Inoltre, uno scritto egiziano risalente al 1.550 a.C., conosciuto come Papiro Ebers, descrive con dovizia di particolari l'impiego dell'aloe vera nel trattamento di una serie di disturbi, e attribuisce alla stessa proprietà miracolose (non a caso in lingua egizia era chiamata pianta dell'immortalità).
Già a quell'epoca, quanto ricavato dalle foglie trovava impiego sia per uso interno che esterno. Oltre a essere coltivata per scopi terapeutici, poi, l'aloe faceva parte delle sostanze utilizzate nella procedura di imbalsamazione.
Una delle numerose leggende che circondano l'uso dell'aloe vera vede come protagonisti Aristotele e Alessandro Magno. Pare che il primo indusse il mitico imperatore a conquistare un'isola posta ai margini delle coste africane solo per entrare in possesso di una grande quantità di aloe, diffusissima sull'isola stessa. Aristotele, infatti, era certo che grazie al gel estratto dalle foglie fosse possibile curare i feriti dell'esercito. Un'altra leggenda indica come l'aloe contenga l'elisir della gioventù.
L'Aloe Vera nel mondo della medicina: una continua scoperta delle sue proprietà miracolose
La Medicina Tibetana, al pari di quella ayurvedica, ritiene le piante di aloe essenziali nella realizzazione di una serie di preparati: spetta proprio alla ayurveda il merito di aver confermato gli effetti curativi della pianta. Anche i Templari vi facevano ricorso, abbinandola a vino di palma e canapa per assicurarsi la longevità. Da qui l'assegnazione all'aloe del soprannome di “Elisir di Gerusalemme”.
In Europa l'aloe vera a uso medicinale iniziò a diffondersi nel Medioevo, partendo dalle regioni settentrionali. Nel 1060 fu pubblicata l'opera intitolata Regimen Sanitatis Salernitanum (conosciuta anche come Flos Medicinae). Al suo interno, l'aloe compariva tra i rimedi naturali utili nel caso di infiammazioni agli occhi e di dolori alla testa. Allo stesso tempo, ne venivano rimarcate le proprietà cicatrizzanti e depurative.
Si riteneva, inoltre, che il succo d'aloe fosse in grado di contrastare la caduta dei capelli.
Attorno al 1850 si assistette alla pubblicazione dei primi studi scientifici sull'aloe. Se nei primi anni del XX secolo furono riconosciuti all'aloe importanti risultati in qualità di lassativo. Risale agli anni '30, invece, la scoperta dei benefici del succo di aloe vera nei trattamenti con i raggi X. L'estratto, in particolare, parrebbe capace di far rimarginare rapidamente le ustioni derivanti dalle stesse radiazioni.
Ad ogni modo fu necessario attendere il 1959 per assistere ad una presa di posizione ufficiale da parte del FDA (Food and Drug Administration − il Ministero della Sanità statunitense) in merito alle proprietà curative della pianta. Di quest'ultima si apprezzavano soprattutto i risultati nel trattamento delle ustioni. Da quel momento in poi si moltiplicarono le ricerche, non solo in territorio americano.
In cerca di rimedi naturali? Quando e perché affidarsi all'Aloe
L'aloe vera si caratterizza per la sua adattabilità, tanto da essere coltivata sia nell'area del Mediterraneo sia nei Paesi orientali. È possibile trovarla con facilità in India e nel Continente Americano, ma anche in Oceania.
La massima diffusione dell'aloe come elemento della medicina tradizionale è stata raggiunta in Cina, Giappone e India. I prodotti a base di gel di aloe sono ormai molto comuni anche in tutto il territorio europeo.
L'aloe vera si rivela un ottimo cicatrizzante, coadiuvando brillantemente il trattamento di diverse problematiche a livello dermatologico ed è tra i rimedi naturali più efficaci per lenire scottature e ustioni. Nella cosmesi, poi, l'aloe rappresenta un ingrediente spesso presente nelle formulazioni di creme, balsami, impacchi e lozioni. Infine, se quelli citati finora sono gli utilizzi esterni della pianta, assunta per via orale l'aloe vera è utilizzata come stimolante delle difese immunitarie.