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Intestino Pigro: consigli utili e strategie efficaci per combattere la stitichezza

Intestino Pigro: consigli utili e strategie efficaci per combattere la stitichezza

13 min
di Federica Partinicola

Biologa Nutrizionista

L’intestino pigro è una condizione abbastanza comune che colpisce molte persone di tutte le età dai più piccoli agli anziani. Si stima che in Italia circa il 10-15% della popolazione soffra di stitichezza cronica. Questo significa che su una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, tra 6 e 9 milioni di persone soffrono di questo disturbo.

Cosa significa avere l'intestino pigro?

Parlare di intestino pigro significa descrivere una problematica caratterizzata da una riduzione della frequenza delle evacuazioni intestinali (meno di due volte a settimana), difficoltà a evacuare e\o una sensazione di evacuazione incompleta. Sebbene non sia generalmente pericolosa la stitichezza, soprattutto se diventa cronica, può causare notevole disagio e influire negativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Perché è importante non trascurare la stitichezza?

La stitichezza cronica può portare a complicazioni come emorroidi, ragadi anali e, in casi più gravi, fecaloma una massa dura e compatta di feci che si forma nel colon o nel retto e che può causare una grave ostruzione intestinale. Inoltre, una insufficiente regolarità intestinale può influire negativamente sul benessere generale, causando una fastidiosa sensazione di pesantezza, gonfiore e irritabilità. Affrontare e gestire efficacemente la stitichezza è essenziale per mantenere una corretta funzionalità intestinale, una buona salute digestiva e per migliorare il comfort quotidiano.

Cause della Stitichezza

  1. Alimentazione scorretta
    La dieta gioca un ruolo cruciale nella regolazione del transito intestinale con conseguenti difficoltà. Un'alimentazione povera di fibre e ricca di cibi raffinati può rallentare il movimento intestinale e l’attività della flora batterica, rendendo le feci più dure e difficili da espellere. Anche la mancanza di un adeguato stato di idratazione può contribuire alla stitichezza, poiché l'acqua è essenziale per mantenere le feci morbide. Oltre a questo, è particolarmente importante prestare attenzione a mantenere una corretta masticazione, masticare bene e lentamente permette di non affaticare i processi digestivi e far assumere alle feci la giusta consistenza. 
  2. Stile di vita sedentario
    Un livello insufficiente di attività fisica può influire negativamente sulla motilità intestinale. L'esercizio fisico, anche moderato, stimola i muscoli del colon e promuove il movimento delle feci attraverso l'intestino. Le persone con uno stile di vita sedentario sono più inclini a sviluppare problemi di stitichezza.
  3. Stress e ansia
    Il nostro intestino aka sistema nervoso enterico, spesso conosciuto come "secondo cervello", è strettamente collegato al sistema nervoso centrale. Stress e ansia possono alterare la funzione intestinale, causando o aggravando la stitichezza. Un over produzione degli ormoni dello stress, come il cortisolo, possono rallentare il transito intestinale.
  4. Condizioni patologiche e uso prolungato di farmaci
    Diverse condizioni mediche, tra cui sindrome dell'intestino irritabile (IBS), diabete, ipotiroidismo e malattie neurologiche, possono causare stitichezza. Anche l'uso di alcuni farmaci, come antidolorifici oppioidi, antidepressivi e antiacidi contenenti calcio o alluminio, possono contribuire alla stitichezza.

Come avviene la diagnosi di stitichezza?

  • Valutazione Medica
    Un’anamnesi accurata della storia del paziente permette di fare una valutazione completa. Il medico esaminerà la storia clinica del paziente, i sintomi, le abitudini alimentari e lo stile di vita. Potrebbero essere necessari esami fisici (Es. esame addominale e\o rettale etc.), analisi del sangue e altre indagini diagnostiche per identificare eventuali cause sottostanti.
  • Test Diagnostici
    In alcuni casi, possono essere richiesti test diagnostici specifici come la colonscopia, il clisma opaco o la manometria anorettale per valutare la funzionalità del colon e del retto. Questi test aiutano a escludere condizioni patologiche più gravi e a pianificare il trattamento più appropriato.

Stipsi gravidica

La stipsi gravidica è un problema comune che colpisce molte donne in gravidanza. Ecco alcune correzioni alimentari base da applicare per far fronte a questo problema:

  • Adeguare l’apporto di fibra (3 porzioni di frutta e 2 porzioni di verdura al giorno) e di acqua (almeno 2lt al dì).
  • Inserire gradualmente i legumi ALMENO 3 volte alla settimana prediligendo inizialmente tutto ciò che è “passato” \ “frullato” o legumi decorticati es. lenticchie rosse decorticate.
  • Privilegiare la verdura cotta e i cereali in chicco non raffinati (orzo, farro, riso integrale, miglio, grano saraceno, bulgur, quinoa, sorgo, amaranto, avena).
  • Inserire a colazione il CHIA PUDDING e\o eventualmente i decotti di semi di lino.

Ricetta base del chia pudding: ideale per chi soffre di intestino pigro.

Ingredienti: per circa 3 porzioni, che è possibile preparare in anticipo e spalmare su più giorni: 240 ml di bevanda vegetale o latte, 4 cucchiai di semi di chia, 2 cucchiai di sciroppo di acero.
Ideale per servire: frutta a scelta es. kiwi, lamponi, banana, un cucchiaio di crema di frutta secca 100% es. crema di arachidi mandorle, nocciole o alternativamente frutta secca tritata.
Procedimento: una ciotola versare i semi di chia, la bevanda vegetale e mescolare bene. Aggiungi lo sciroppo d'acero e mescola di nuovo. Fai riposare in frigo per qualche ora o meglio per tutta la notte. Al mattino servire il chia pudding con la frutta e la crema di frutta secca

Trattamenti non Farmacologici per intestino pigro

Aumento dell'assunzione di fibre nella dieta
Uno dei modi più efficaci per combattere la stitichezza è aumentare l'assunzione di fibre nella dieta. Le fibre alimentari, presenti in frutta, verdura, legumi e cereali integrali, aiutano a formare feci più voluminose e morbide, facilitando il loro passaggio attraverso l'intestino. Attenzione però a non esagerare, un eccesso di fibre potrebbe portare ad un risultato contrario e causare il cosiddetto “l’effetto paradosso” in cui l’eccessiva assunzione di fibre, anziché migliorare i sintomi, li peggiora. Si consiglia di consumare almeno 25-30 grammi di fibre al giorno che corrispondono alla raccomandazione generica di consumare 2 porzioni di verdura al giorno e 3 di frutta. Variando nella tipologia di cottura e di colori, unitamente al consumo di alimenti vegetali come cereali integrali, frutta secca e legumi.

Esistono diversi alimenti che possono aiutare a combattere la stitichezza. Frutti particolarmente ricchi di fibre come prugne, kiwi e pere, così come le verdure a foglia verde, sono particolarmente efficaci. Anche l'inclusione di legumi, semi di chia e di lino nella dieta può migliorare il transito intestinale. La giusta quantità di grassi buoni è altresì fondamentale per mantenere un intestino felice.

Altri alimenti invece possono aggravare la stitichezza e dovrebbero essere consumati con moderazione, anche per ragioni di salute. Questi alimenti includono cibi ricchi di grassi e zuccheri raffinati, come dolci, cibi altamente processati e snack confezionati.

Un esempio di giornata alimentare che garantisca un corretto apporto di nutrienti e fibre potrebbe essere il seguente:

  • Colazione: Yogurt bianco con muesli e frutta fresca di stagione
  • Spuntino: Una mela e una manciata di noci
  • Pranzo: Insalata tiepida di cous cous con verdure miste e legumi
  • Spuntino: Carote crude con hummus
  • Cena: Filetto di salmone al forno con broccoli e patate dolci

Idratazione adeguata
Bere a sufficienza è essenziale per prevenire e trattare la stitichezza. L'acqua mantiene le feci morbide e facilita il loro transito. Si consiglia di bere almeno otto bicchieri d'acqua al giorno, ma le esigenze possono variare in base all'età, al livello di attività fisica e alle condizioni climatiche quando le temperature sono molto elevate è consigliato bere di più per reintegrare le ingenti quantità di liquidi e minerali persi con la sudorazione. 

Esercizio fisico regolare
Praticare regolarmente attività fisica è fondamentale per stimolare la motilità intestinale. Anche una semplice camminata di 30 minuti al giorno può fare una grande differenza. Gli esercizi aerobici, come il jogging, il nuoto e il ciclismo, sono particolarmente efficaci per mantenere l'intestino attivo.

Lavorare sulle abitudini quotidiane
Stabilire una routine regolare per andare in bagno può aiutare a combattere la stitichezza. È importante rispondere prontamente agli stimoli intestinali e non ignorare la necessità di evacuare. Creare un ambiente rilassato e dedicare il tempo necessario può facilitare il processo di svuotamento intestinale. Anche l’utilizzo di uno sgabello poggiapiedi può essere particolarmente utile per facilitare il processo di evacuazione.

Intestino pigro: rimedi naturali e complementari

  1. Probiotici: i probiotici sono microrganismi benefici che possono favorire l’equilibrio della flora intestinale e contribuire a migliorare la salute dell’intestino. Numerosi studi hanno dimostrato che i probiotici possono aiutare a regolare il transito intestinale e migliorare la consistenza delle feci. Gli yogurt con fermenti lattici vivi e gli integratori probiotici possono rappresentare delle valide opzioni.
  2. Erbe e integratori naturali per intestino pigro: alcune erbe e integratori naturali come il finocchio, la senna, la malva, la melissa, la frangola e l'aloe vera, possono aiutare a trattare la stitichezza. Questi rimedi funzionano migliorando la motilità intestinale, e favorendo le funzioni digestive. Possono per questo essere adiuvanti per il trattamento di stitichezza cronica, gonfiore e problemi digestivi.
  3. Massaggi addominali: il massaggio addominale può stimolare il transito intestinale e alleviare la stitichezza. Massaggiare l'addome con movimenti circolari seguendo il percorso del colon può aiutare a mobilitare le feci. Questo metodo è particolarmente utile per i bambini e le persone anziane.
  4. Tecniche di Rilassamento: Come già sottolineato lo stress è un fattore che può aggravare la stitichezza. Tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione e la respirazione profonda possono ridurre lo stress e migliorare la funzione intestinale. Integrare queste pratiche nella routine quotidiana può avere benefici significativi.

Monitoraggio e adattamento

Monitorare i segnali del proprio corpo e adattare la dieta e lo stile di vita in base alle esigenze individuali è fondamentale per prevenire la stitichezza. Ogni persona è unica e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Essere proattivi nella gestione della salute intestinale è essenziale. Uno stile di vita sano e piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono avere un impatto significativo sul benessere generale. Consultare un medico per consigli e trattamenti personalizzati è sempre una buona idea, soprattutto in caso di stitichezza cronica o persistente.

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