Irritazioni da mascherina: come idratare e proteggere la pelle del viso
Conviviamo ormai da molte settimane con le mascherine protettive, il cui uso prolungato può provocare irritazioni della pelle, arrossamenti, prurito e comparsa di acne. Segui i nostri suggerimenti per prevenire o alleviare le irritazioni da mascherina.
Irritazioni da mascherina: cosa succede alla pelle
Indossare la mascherina è un comportamento indispensabile per il contenimento del Covid-19, ma può provocare conseguenze fastidiose a carico della pelle, specialmente tra coloro che le usano per molte ore al giorno, come gli operatori sanitari. Il contatto costante con il tessuto può innescare la comparsa di irritazioni da mascherina, rossore e prurito nelle zone in cui i bordi del dispositivo premono sul viso. Inoltre, nei soggetti predisposti può anche scatenare acne e dermatiti da contatto.
A innescare l'irritazione cutanea sono una serie di fattori, tra cui lo sfregamento, l'umidità che deriva dal respiro intrappolato, dal sudore e dal secreto oleoso della pelle. Le conseguenze a livello cutaneo dell'uso continuativo della mascherina protettiva dipendono dalle caratteristiche della pelle, dal tempo di utilizzo e dal tipo di dispositivo. Ad esempio, le mascherine FFP2 e FFP3, essendo più aderenti e occlusive di quelle chirurgiche, tendono a provocare maggiori fastidi. Con il caldo, poi, il rischio che si manifestino sfoghi cutanei sotto la mascherina dovuti “all'effetto condensa” aumenta.
Le problematiche legate alle irritazioni da mascherina
L'accumulo di sebo e sudore può causare, soprattutto sugli incarnati misti o grassi, l'ostruzione dei pori e la comparsa di acne e punti neri sulle zone coperte dalla mascherina. A tal proposito, è stato coniato il termine "maskne" per indicare l'acne da mascherina, dovuta alla limitata ossigenazione e traspirazione nell'area coperta dal tessuto. Va precisato che sotto la mascherina soffre anche la pelle secca perché la condensa può far evaporare ulteriormente l'idratazione, togliendo l'acqua di cui ha bisogno.
Lo sfregamento della mascherina con la cute, specialmente in presenza di pelle sensibile e reattiva, può provocare arrossamenti cutanei e abrasioni localizzati su guance, mento, contorno labbra, ponte nasale e dietro le orecchie. L'attrito con pelle tendenzialmente acneica, predisponendo all'occlusione delle ghiandole sebacee, può esacerbare ulteriormente il problema.
Pur essendo anallergiche, il contatto prolungato tra la pelle e i materiali con cui sono realizzate le mascherine, come le fibre sintetiche, gli elastici o il ferretto che poggia sul naso, può provocare dermatite da contatto.
Pulizia e idratazione della pelle irritata
Per prevenire o trattare le irritazioni da mascherina basta seguire alcuni semplici accorgimenti da attuare sia prima che dopo aver indossato il dispositivo di sicurezza. Si raccomanda una skin care quotidiana delicata, eseguita con cosmetici emollienti, lenitivi e riparatori, meglio se a base di aloe vera.
Il primo step per limitare il rischio di irritazioni consiste in una corretta detersione quotidiana del viso. È buona abitudine lavare bene la faccia con un detergente specifico e acqua sia prima che dopo aver indossato la mascherina. Le manovre di pulizia devono essere delicate per non favorire la comparsa di altri brufoli. È bene inoltre ricordare che anche la mascherina deve essere pulita.
Altro passaggio imprescindibile è l'applicazione di un prodotto idratante sia al risveglio che prima di andare a letto. È bene optare per prodotti non aggressivi, ricchi di antiossidanti e sostanze specifiche per le irritazioni, come la vitamina E. Il modo migliore per evitare lo sfregamento con il tessuto è applicare ogni due ore una crema idratante sulle zone interessate, come le orecchie o la zona del naso a contatto con la striscia adesiva che si trova su alcune mascherine.
Come prevenire o trattare le irritazioni da mascherina
Prima di indossare la mascherina è utile applicare una crema emolliente che funga da pellicola protettiva nei confronti dell'azione aggressiva del dispositivo di sicurezza, e che eserciti al contempo un'azione riparatrice sulle lesioni presenti. Si consigliano, ad esempio, le creme a base di burro di karité e complesso di ceramidi, che nutrono e accelerano la riparazione della pelle. Oppure quelle a base di estratti di camomilla e centella asiatica, che placano i rossori e le irritazioni.
La pelle irritata va trattata con creme lenitive a base, per esempio, di aloe vera, che si assorbe rapidamente, donando sollievo e una piacevole sensazione di freschezza, allevia rossori e prurito, idrata a fondo la pelle secca e la rigenera, stimolando il turn over cellulare. Se il viso è anche gonfio, tamponare la pelle pulita con un asciugamano precedentemente bagnato con acqua fredda e strizzato aiuterà a ridurre il turgore.
Infine, per evitare che si accentuano le rughe della pelle e che se ne creino di nuove, è opportuno puntare su cosmetici idratanti e sieri anti-age a base di antiossidanti come la vitamina C, arma infallibile contro il rilassamento cutaneo, o il retinolo, prezioso alleato per riparare i tessuti danneggiati e ridurre cicatrici e rughe.