Le proprietà benefiche dell’Aloe Vera
Numerosi sono gli studi scientifici (più di 3000) che attribuiscono all’Aloe Vera varie proprietà. La più nota è forse quella protettiva del tratto intestinale.
L’Aloe Vera, o Aloe Barbadensis Miller, è una pianta originaria dell’Africa, caratterizzata da foglie carnose, provviste di spine ai margini e lunghe sino a 70 cm. Conosciuta per le sue innumerevoli qualità terapeutiche sin dai tempi più remoti, oggi viene coltivata anche in America e Sud Europa. Fra le 250 specie di Aloe esistenti, secondo la Farmacopea solo l’Aloe Vera e l’Aloe ferox presentano proprietà curative.
Il succo di Aloe Vera
Il succo di Aloe è una miscela di oltre 200 molecole attive efficaci per innumerevoli attività biologiche e da cui derivano molte delle proprietà dell’Aloe. In particolare il succo concentrato di Aloe Vera, privato dell’aloina (principio antrachinonico lassativo) è un valido aiuto per tutto il tratto gastrointestinale, indicato nella cura della dispepsia e dei suoi sintomi, utile come coadiuvante nel trattamento dell’ulcera, del meteorismo e dell’aerofagia. Inoltre è anche un immunostimolante, antibatterico, ipoglicemizzante e normalizza la colesterolemia.
Esistono diversi tipi di puro succo di Aloe Vere in base alle diverse esigenze:
- Favorire un’azione lenitiva e depurativa
- Aumentare le difese immunitarie
- Pulire il colon e mantenere la regolarità digestiva e intestinale
- Combattere i radicali liberi
Perché il succo possa mantenere tutta la sua efficacia deve essere ricavato direttamente dalla pianta fresca, con un sistema di lavorazione a freddo, senza essere filtrato e senza contenere coloranti e zuccheri aggiunti. La formulazione, inoltre, deve essere costituito dalla foglia intera (privata dell’aloina) e dal puro gel contenuto al suo interno. Inserire il puro succo di Aloe Vera nella vita quotidiana aiuta a regolare le funzioni intestinali, agisce da antiossidante e contribuisce al benessere fisico generale.
Curiosità:
L’Aloe Vera era considerata dagli antichi Egizi la pianta dell’immortalità, mentre per gli Incas e per gli indiani d’America era la magia celeste e Alessandro Magno ne portava sempre in gran quantità durante le sue spedizioni militari per le sue proprietà antinfiammatorie.