I falsi miti sul sonno: cosa fare davvero per dormire meglio ed essere riposati
Sull’insonnia e come dormire meglio si trovano tantissimi articoli online e a dire la verità anche noi abbiamo scritto molto su questo tema. Nonostante ciò, esistono dei falsi miti che sono duri a scomparire. Domande come “quante ore di sonno dobbiamo davvero dormire per sentirci riposati? Sono indispensabili le famose otto ore?”, possono sembrare banali e poco rilavanti, ma se pensiamo che almeno un terzo della nostra vita la passiamo dormendo, ecco che l’argomento acquista subito un altro valore!
Avere cura del proprio sonno infatti è di importanza fondamentale per la vita lavorativa e sociale. Ecco perché abbiamo deciso una volta per tutte di parlare dei falsi miti del sonno! Per semplicità li abbiamo raggruppati in cinque punti.
Cinque falsi miti sul sonno da sfatare subito e dormire bene
- Dormire otto ore a notte
Sfatiamo subito quello che è il numero uno dei falsi miti sul sonno. La National Sleep Foundation infatti ha pubblicato recentemente una ricerca in cui si attesta che non esistono un numero di ore di sonno standard per tutti. Le ore di sonno variano in base all’età, ai cicli circadiani, allo stile di vita e alla salute. Quindi se le otto ore rimangono quelle raccomandate genericamente, non esistono dati scientifici a supporto di questa tesi.
- Abituare il corpo a dormire meno per rendere di più
Questo falso mito si può facilmente confutare rileggendo il punto uno qui sopra. A partire dal fatto che dormire non è una perdita di tempo, decidere di dormire ore in meno non comporta alcun tipo di beneficio in termini di rendimento, anzi. Se vogliamo migliorare le proprie prestazioni, non bisogna preoccuparci di dormire di meno o di più, se mai di dormire meglio. Privarci anche solo parzialmente del sonno ci espone al rischio di sviluppare malattie cardiache, depressione, diabete e persino obesità.
- Dormire di più significa dormire meglio ed essere più riposati
Nulla di più sbagliato. Al contrario alcuni studi hanno dimostrato che dormire più di otto ore non solo non apporta benefici, ma stimola la letargia. Estremizzando, l’eccesso di sonno è addirittura riconosciuta come malattia, dall’ipersonnia idiopatica alla narcolessia. Chi soffre di questi disturbi non si sente affatto riposato e fatica ad alzarsi la mattina.
- Mettere i bambini a letto quando sono stanchi
I bambini si dovrebbero educare al sonno, esattamente come si educano a un’alimentazione sana. Di sicuro non è semplice mandarli a letto sempre alla stessa ora, ma questo non significa che non si stia applicando il metodo corretto.
- Andare a dormire prima di mezzanotte significa dormire meglio
Nì. In quanto in tal caso non c’entra la quantità di sonno, bensì la qualità. Lo stadio di sonno più profondo infatti avviene durante il primo terzo della notte, cioè nelle ore subito prima la mezzanotte, mentre nelle ore successive il sonno è più facilmente disturbato.
Concludendo
In caso di disturbi del sonno lievi, legati per esempio a problemi di jet leg o un periodo di stress, si possono provare a utilizzare degli integratori naturali fitoterapici a base di melatonina pura. La melatonina pura, assunta poco prima di coricarsi nella dose di 1mg, è consigliata per conciliare il sonno più facilmente e ripristinare i normali ritmi circadiani. Gli integratori di melatonina possono essere assunti sia dagli adulti sia dai bambini, nella loro versione specifica per i più piccoli. La melatonina non è l’unico rimedio naturale a cui ricorrere in caso di difficoltà a dormire. Esistono anche diverse piante che hanno proprietà rilassanti e aiutano a combattere i disturbi del sonno occasionali, come ad esempio la valeriana o la più conosciuta camomilla.